11 ottobre 2022

La "Madonna del ricamo" di Vitale da Bologna già in San Francesco

Questo affresco, che ripropone l’iconografia della "Madonna operosa" colta nel momento di ricamare il tessuto posto sulle sue ginocchia, databile tra il 1330 ed il 1340, è stato attribuito a Vitale da Bologna. L'immagine era originariamente posta su uno dei pilastri dell’abside della di San Francesco dove, ritenuta miracolosa, era punto di riferimento significativo per la comunità cristiana. 
All’arrivo delle armate napoleoniche nel 1801 la chiesa venne profanata: i frati scacciati e le opere requisite. La famiglia Beccadelli, che aveva con quest’immagine un rapporto personale in virtù di una grazia che la Madonna avrebbe concesso alla loro figlia, chiese e ottenne dagli uffici doganali a cui il complesso minoritico era stato destinato, di poter acquistare la “loro” Madonna, impegnandosi a sostenere anche le spese per il ripristino del pilastro dopo lo strappo dell’affresco. Si attivarono così per staccare il pezzo di muro con l’immagine mariana per trasferirla nella loro casa e poi il 18 marzo del 1801 nel loro Casino di villeggiatura a Pradalbino.
Relegata in campagna, la Madonna venne dimenticata dalla storia. Riemerse dall’oblio solo nel 1978, nell’oratorio in cui era stata collocata oramai abbandonato e pericolante. Comincia per lei una nuova stagione fatta di restauri e studi fino a giungere, grazie a Rosa D’Amico, all’identificazione dell’autore: Vitale da Bologna. 
Dopo il restauro l’opera è stata ospitata per quasi trent’anni in una delle sale della Pinacoteca Nazionale. Nel 2008 Maria Grazia Cuccoli, erede della famiglia Beccadelli, ha donato l’opera alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna che ha organizzato una mostra a Casa Saraceni per esporre e presentare al pubblico l’affresco dopo l’intervento di restauro. E così la Madonna del ricamo che, negli anni terribili della guerra nei Balcani, Rosa D’Amico ha eletto a ponte tra Oriente e Occidente, a tramite culturale per esplorare un tema iconografico comune alle “due sponde dell’Adriatico”, è approdata al Museo della Storia di Bologna, luogo per eccellenza di dialogo interculturale, che ridà valore e pregnanza al senso originario dell’immagine in quanto riferimento identitario per la propria comunità cittadina.

Le notizie e l'immagine sono tratte dalla pagina di genusbononiaeblog.it. Altre notizie alla pagina di www.noteartistiche.it e nel catalogo della mostra del 2008: Franco Faranda, La Madonna del ricamo di Vitale da Bologna, Bologna, Bononia university press, 2008.